sabato 12 novembre 2011

Berlusconi si e' dimesso

Non c'e' bisogno di parole. Si puo' solo ricordare che il rapporto tra debito pubblico e PIL e' passato dal 103% del 2008 al 118% del 2010. Si puo' inorridire di fronte all'uso delle donne come mero strumento fisico di piacere a pagamento da parte del Premier. Si puo' sospirare di fronte all'uso della politico come strumento per arricchire le proprie aziende (persino una legge che vieta ad Amazon di fare sconti superiori al 15% sulle novita' editoriali si e' inventato). Si puo' indignarsi di fronte al balletto di ministri, segretari e sottosegretari nominati nell'ambito della compravendita di voti, primo fra tutti l'indecente Scilipoti. Si puo' avere sospetti sui processi brevi e sui legittimi impedimenti volti ad evitare che processi veri avvenissero. E anche se si puo' dubitare che altri avrebbero saputo fare di meglio... solleviamo i calici e brindiamo ad un nuovo inizio, senza il viscido cavaliere de noantri.

giovedì 28 aprile 2011

Acquisti Compulsivi

In queste ultime settimane mi sono fatto prendere da un'ansia che mi sta spingendo ad acquistare una quantita' inaudita di libri. Considerando che nella mia libreria di casa ho ormai qualcosa come oltre 60 libri non ancora iniziati, risulta chiaro che questa tendenza all'acquisto e' dettata da motivazioni da chiarire e discutere con me stesso.
Forse e' lo stress da lavoro che mi spinge a comprare senza sosta? Forse e' il bisogno di colmare un vuoto interno? O forse piu' semplicemente e' il fascino di copertine sempre piu' attraenti e di interminabili chiacchierate con amici appassionati di questo o quell'autore?
Sta di fatto che ieri mi sono imbattutto finalmente nel libro perfetto. Quello che rappresenta un eccellente pezzo di arredo e che sai che sara' bellissimo prima ancora di incominciarlo. Il libro che nessuno ha letto ma che quelli che lo hanno letto non possono fare a meno di consigliartelo. Il libro che costa tantissimo ma sei riuscito ad ottenere con il 30% di sconto.
Insomma, non so se una volta avventuratomi tra le sue pagine mi soddisfera' ma , da acquirente compulsivo quale sono, mi ha gia' dato una totale soddisfazione prima ancora di aprirne la prima pagina...
Per la cronaca il libro si intitola "Il Passaggio" ed e' di Justin Cronin.

giovedì 26 agosto 2010

Vacanze Estive

Di ritorno dalle vacanze estive, solo tre giorni fa.
E' incredibile come le ferie estive possano farti sentire che c'e' un'altra vita possibile, fatta di passi lenti, di sole, di odori e di amici. Poi la routine lavorativa quotidiana distrugge in un attimo tutto questo sogno e il peso delle solite parole dette e ridette in ufficio , del traffico rovente della citta', della distanza da tutto, inizia a premere sull'umore che torna incolore.
In attesa che questi undici mesi passino di nuovo e la vita esploda di nuovo il prossimo agosto.


Dido - Sand in My Shoes
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Two weeks away feels like the whole world should have changed
but I'm home now, and things still look the same
I think I'll leave it till tomorrow to unpack, try to forget for one more night
that I'm back in my flat
on the road where the cars never stop going through the night
to a life where I can't watch the sun set,
I don't have time, I don't have time
I've still got sand in my shoes and I can't shake the thought of you
I should get on, forget you but why would I want to
I know we said goodbye, anything else would have been confused
but I want to see you again
tomorrow's back to work and down to sanity
should run a bath and then clear up the mess I made before I left here
try to remind myself that I was happy here before I knew that I could get
on a plane and fly away
from the road where the cars never stop going through the night
to a life where I can watch the sun set and take my time, take all our time
I've still got sand in my shoes and I can't shake the thought of you
I should get on, forget you but why would I want to
I know we said goodbye, anything else would have been confused
but I want to see you again
two weeks away, all it takes, to change and turn me around I've fallen
I walked away, and never said, that I wanted to see you again
I've still got sand in my shoes and I can't shake the thought of you
I should get on, forget you but why would I want to
I know we said goodbye, anything else would have been confused
but I want to see you again

martedì 8 giugno 2010

Dido - Vita in Affitto

Non ho mai davvero trovato un posto da poter chiamare casa
Non mi fermo mai abbastanza a lungo per farlo
Chiedo scusa ancora una volta del fatto che non sono innamorato
Ma questo non vuol dire che mi stia preoccupando
che il tuo cuore stia proprio andando in pezzi

E' sono una riflessione, solo un pensiero

Ma se la mia vita e' in affitto e io non imparo a comprare
Be', in questo caso, non merito altro che quello che ho
poiche' niente di cio' che ho e' davvero mio.

Ho sempre pensato
che amerei vivere al mare
viaggiare da solo per il mondo
e vivere la mia vita in maniera piu' semplice
Non ho idea di cosa sia successo a quel sogno
perche' non c'e' davvero niente rimasto qui a impedirmelo.

E' solo una riflessione, solo un pensiero

Ma se la mia vita e' in affitto e io non imparo a comprare
Be', in questo caso, non merito altro che quello che ho
poiche' niente di cio' che ho e' davvero mio.

Se il mio cuore e' uno scudo che non riesco ad abbassare
Se ho cosi' tanta paura di fallire che non riesco neppure a provarci
Be'... come posso dire di essere vivo?

Se la mia vita e' in affitto...

lunedì 7 giugno 2010

Copenhagen - Helsingor - Malmoe

L'arrivo a Kastrup e' piuttosto inquietante. L'aereoporto, alle 22,30 e' praticamente deserto. Negozi tutti chiusi e pochi viaggiatori a trascinare i propri bagagli verso l'uscita. Subito la prima difficolta': la macchinetta che emette i biglietti ferroviari, destinazione Copenhagen, funziona solo con carte di credito con PIN... Mah! Fortunatamente provvede Antonio, con il suo PagoBancomat.
Arriviamo alla Stazione Centrale e in breve raggiungiamo il Best Western... ce ne sono due di seguito nella stessa strada... con tanto di confusione e panico nel notare che quello che inizialmente avevamo addocchiato non era il nostro! L'hotel non e' eccezionale ma ci si accontenta.
Subito passeggiata semi-notturna per le vie del centro. Lo Stroget a mezzanotte di venerdi e' pieno di ragazzi ubriachi (e ragazze ubriache, per la precisione) e , sebbene nessuno ci venga ad infastidire, la vista di alcuni poliziotti intenti a far sdraiare faccia a terra i meno tranquilli e' davvero inquietante.
La mattina dopo ci avviamo subito verso Radhuz Platse, la piazza del Municipio, molto bello. Proseguiamo verso lo Slotsholmen, dove visitiamo con calma il Castello di Charlottenburg e la sua interessante piazza di addestramento dei cavalli. Dopo un giretto nei paraggi ad ammirare la guglia intrecciata della Borsa e l'orribile Diamante Nero, ci spostiamo di nuovo verso il centro, in HojdePlatse, cuore della vita quotidiana di Copenhagen. Qui ci abbuffiamo con 3 smorrebrod, ripieni di qualsiasi cosa di commestibile (o quasi) vi venga in mente!
Nel pomeriggio, ci dirigiamo subito verso la Sirenetta. Percorriamo lo Stroget nella sua interezza e raggiungiamo il bellissimo Nyhavn, una specie di naviglio danese, con tanti ragazzi seduti con l'immancabile birra a chiacchierare tra i tavolini degli innumerevoli pub all'aperto e sul ciglio del canale. Da qui raggiungiamo l'area verde del Kastellet (tra paperelle e cigni) e finalmente lo scoglio della Sirenetta. E gia' perche' c'e' solo lo scoglio, visto che la Sirenetta e' a Shangai per l'Expo'!!!!!! Passeggiando ammiriamo anche Amelienburg e la Marmorenkirken.
Serata a base di dolcetti danesi e mentre Pasquale, che ancora ne ha le energie, va a ballare la salsa, io e Antonio cadiamo tra le braccia di Morfeo.
La domenica la trascorriamo prima al Museo Carlsberg di Arte Moderna (forse la cosa piu' bella della Capitale danese) e poi alla ex-fabbrica dela birra omonima. Sotto una pioggerellina incessante, ci dirigiamo nel pomeriggio a Christiania (un posto davvero affascinante quanto squallido), passando sotto i rutilanti giardini di Tivoli, con le sue giostre da brivido.
Si torna poi in albergo, distrutti, ma dopo una doccia ce ne andiamo a mangiare in un magnifico ristorante Thai.
Lunedi ce ne andiamo un po' a zonzo per lo Stroget, visitiamo la RundeTarn, torre circolare da cui si ammira una mediocre vista panoramica e poi ai giardini Botanici, ingresso gratuito per una passeggiata che vale la pena fare. Molto carina la serra. Dopo aver visto il Rosenborg Slot, qui accade l'inopinabile. Su mia pressione, decidiamo di prendere il treno e raggiungere Helsingor per visitare il castello di Amleto. Cittadina tristissima e castello tenuto da schifo, con pero' una cosa divertente e cioe' la visita alle paurose e buie segrete. Qui trovo fortunosamente un ombrello abbandonato, nuovo di zecca in sostituzione di quello che avevo distrutto il giorno prima, tra le risate e gli insulti di Antonio e Pasquale...
Torniamo a Copenhagen in tempo per l'acquisto di qualche souvenir e poi, dopo una pausa in albergo, facciamo due passi in cerca di un localino carino per poi finire invece in una ottima gelateria, dove un gelato alla frutta un cappuccino mi rigenerano.
Martedi mattina salutiamo la Danimarca e con il treno che attraversa lo stretto dell'Horesund su un incredibile ponte sospeso, raggiungiamo Malmoe. Piove di nuovo. Malmoe e' una cittadina che ha due sole attrattive. Un centro pedonale piuttosto carino, soprattutto nello Stortorget nella bellisima Lilla Torg e un edificio progettato dal noto Calatrava, dal nome di TurningTorso che significa "edificio che si avvolge su se stesso" ed in effetti e' quello che fa per 90° di torsione dalla base alla cima. Per il resto niente di che' a partire dal centro commerciale vicino alla torre composto di 4 negozi e un tabaccaio.
Capitiamo nel mezzo di una festa molto simpatica. I neo-diplomati della citta' vagano semi-ubriachi in branco e strillano e suonano fischietti per le vie del centro, accolti dal calore dei passanti. La allegria di questi ragazzi e' contagiosa anche per noi che li ammiriamo, invidiando la loro gioventu'!!! Nel pomeriggio gli stessi ragazzi se ne vanno in giro su una fila di camion , stile "carri di carnevale" trasformati in discoteca itinerante.
Serata a cena in un locale nella vivace Lilla Torg e poi ninne.
Il giorno dopo ancora due passi e poi si torna a Kastrup. Dopo aver fatto colazione in Svezia, pranziamo in aereoporto in Danimarca e all'arrivo concludiamo il viaggio con una cena sotto casa mia in Italia. E questo e' tutto!

domenica 23 maggio 2010

Weekend Primaverile

Cosa potevo chiedere di piu' da questo weekend?
Venerdi sera, dopo un'ora e mezza di coda all'ingresso, ho potuto gustare una magnifica mostra dedicata al Caravaggio. Non tantissime opere e non le migliori eppure stupenda esposizione. Felice di averla potuta ammirare! E poi a fare due chiacchiere dal solito ZioCiro dopo vagabondaggi infruttuosi per le vie del centro, in cerca di una pizzeria aperta alle 11 di sera.
Sabato mattina, passeggiata al sole ciampinese. Dopo aver fatto vedere gli aerei al piccolo Alessandro, due passi al parco. Tanto sole che mi ha fatto stramazzare nel pomeriggio, guastato da una insistente pioggerellina (perlomeno a Roma Est!).
Domenica mattina, di buon'ora, di nuovo in macchina alla volta prima delle Catacombe di SanCallisto, per poi raggiungere Ostia per una passeggiata sul suo interminabile lungomare. Da qui raggiungo Pasquale a Castel Romano per un pranzetto a base di pizza e per un giro tra i negozi dell'Outlet. Ancora tanto sole. Ancora una volta.... stramazzo sul divano nel pomeriggio. E ora sono qui. Ma la giornata e' ancora lunga. Perche' non approfittarne per ... uscire un po'?

mercoledì 14 aprile 2010

Amabili Resti - Alice Sebold

Un libro magnifico, tristissimo, in alcuni tratti duro come un pugno nella stomaco ma in altri lieve come una piuma.
E' la storia di una ragazzina che viene violentata e uccisa. Ma questo succede nelle prime pagine del romanzo. Da questo momento incomincia un magnifico racconto della vita dopo la sua morte. L'elaborazione del lutto e la ripresa della Vita con la V maiuscola, lenta ma necessaria, da parte delle persone che erano vicine a questa ragazzina. E chi ci racconta tutto questo e' proprio lei, la vittima, Susie Salmon (come il pesce!) in un misto di continua meraviglia per le cose che vede dal suo cielo, e in alcuni momenti di rimpianto per non aver potuto "esserci".
Lo dico di nuovo: e' un libro magnifico. Chi ha vissuto in una famiglia "numerosa" sa che i legami che si creano al suo interno possono essere fortissimi. Nel bene e nel male. Certo che e' anche un libro difficile da leggere senza versare una lacrima.