lunedì 7 giugno 2010

Copenhagen - Helsingor - Malmoe

L'arrivo a Kastrup e' piuttosto inquietante. L'aereoporto, alle 22,30 e' praticamente deserto. Negozi tutti chiusi e pochi viaggiatori a trascinare i propri bagagli verso l'uscita. Subito la prima difficolta': la macchinetta che emette i biglietti ferroviari, destinazione Copenhagen, funziona solo con carte di credito con PIN... Mah! Fortunatamente provvede Antonio, con il suo PagoBancomat.
Arriviamo alla Stazione Centrale e in breve raggiungiamo il Best Western... ce ne sono due di seguito nella stessa strada... con tanto di confusione e panico nel notare che quello che inizialmente avevamo addocchiato non era il nostro! L'hotel non e' eccezionale ma ci si accontenta.
Subito passeggiata semi-notturna per le vie del centro. Lo Stroget a mezzanotte di venerdi e' pieno di ragazzi ubriachi (e ragazze ubriache, per la precisione) e , sebbene nessuno ci venga ad infastidire, la vista di alcuni poliziotti intenti a far sdraiare faccia a terra i meno tranquilli e' davvero inquietante.
La mattina dopo ci avviamo subito verso Radhuz Platse, la piazza del Municipio, molto bello. Proseguiamo verso lo Slotsholmen, dove visitiamo con calma il Castello di Charlottenburg e la sua interessante piazza di addestramento dei cavalli. Dopo un giretto nei paraggi ad ammirare la guglia intrecciata della Borsa e l'orribile Diamante Nero, ci spostiamo di nuovo verso il centro, in HojdePlatse, cuore della vita quotidiana di Copenhagen. Qui ci abbuffiamo con 3 smorrebrod, ripieni di qualsiasi cosa di commestibile (o quasi) vi venga in mente!
Nel pomeriggio, ci dirigiamo subito verso la Sirenetta. Percorriamo lo Stroget nella sua interezza e raggiungiamo il bellissimo Nyhavn, una specie di naviglio danese, con tanti ragazzi seduti con l'immancabile birra a chiacchierare tra i tavolini degli innumerevoli pub all'aperto e sul ciglio del canale. Da qui raggiungiamo l'area verde del Kastellet (tra paperelle e cigni) e finalmente lo scoglio della Sirenetta. E gia' perche' c'e' solo lo scoglio, visto che la Sirenetta e' a Shangai per l'Expo'!!!!!! Passeggiando ammiriamo anche Amelienburg e la Marmorenkirken.
Serata a base di dolcetti danesi e mentre Pasquale, che ancora ne ha le energie, va a ballare la salsa, io e Antonio cadiamo tra le braccia di Morfeo.
La domenica la trascorriamo prima al Museo Carlsberg di Arte Moderna (forse la cosa piu' bella della Capitale danese) e poi alla ex-fabbrica dela birra omonima. Sotto una pioggerellina incessante, ci dirigiamo nel pomeriggio a Christiania (un posto davvero affascinante quanto squallido), passando sotto i rutilanti giardini di Tivoli, con le sue giostre da brivido.
Si torna poi in albergo, distrutti, ma dopo una doccia ce ne andiamo a mangiare in un magnifico ristorante Thai.
Lunedi ce ne andiamo un po' a zonzo per lo Stroget, visitiamo la RundeTarn, torre circolare da cui si ammira una mediocre vista panoramica e poi ai giardini Botanici, ingresso gratuito per una passeggiata che vale la pena fare. Molto carina la serra. Dopo aver visto il Rosenborg Slot, qui accade l'inopinabile. Su mia pressione, decidiamo di prendere il treno e raggiungere Helsingor per visitare il castello di Amleto. Cittadina tristissima e castello tenuto da schifo, con pero' una cosa divertente e cioe' la visita alle paurose e buie segrete. Qui trovo fortunosamente un ombrello abbandonato, nuovo di zecca in sostituzione di quello che avevo distrutto il giorno prima, tra le risate e gli insulti di Antonio e Pasquale...
Torniamo a Copenhagen in tempo per l'acquisto di qualche souvenir e poi, dopo una pausa in albergo, facciamo due passi in cerca di un localino carino per poi finire invece in una ottima gelateria, dove un gelato alla frutta un cappuccino mi rigenerano.
Martedi mattina salutiamo la Danimarca e con il treno che attraversa lo stretto dell'Horesund su un incredibile ponte sospeso, raggiungiamo Malmoe. Piove di nuovo. Malmoe e' una cittadina che ha due sole attrattive. Un centro pedonale piuttosto carino, soprattutto nello Stortorget nella bellisima Lilla Torg e un edificio progettato dal noto Calatrava, dal nome di TurningTorso che significa "edificio che si avvolge su se stesso" ed in effetti e' quello che fa per 90° di torsione dalla base alla cima. Per il resto niente di che' a partire dal centro commerciale vicino alla torre composto di 4 negozi e un tabaccaio.
Capitiamo nel mezzo di una festa molto simpatica. I neo-diplomati della citta' vagano semi-ubriachi in branco e strillano e suonano fischietti per le vie del centro, accolti dal calore dei passanti. La allegria di questi ragazzi e' contagiosa anche per noi che li ammiriamo, invidiando la loro gioventu'!!! Nel pomeriggio gli stessi ragazzi se ne vanno in giro su una fila di camion , stile "carri di carnevale" trasformati in discoteca itinerante.
Serata a cena in un locale nella vivace Lilla Torg e poi ninne.
Il giorno dopo ancora due passi e poi si torna a Kastrup. Dopo aver fatto colazione in Svezia, pranziamo in aereoporto in Danimarca e all'arrivo concludiamo il viaggio con una cena sotto casa mia in Italia. E questo e' tutto!

3 commenti:

Finello ha detto...

Da quanto dici e anche sentendo Antonio non è stato un viaggio così bello, ma è sempre meglio che stare a casa ;)

Volevo sapere cos'è lo 'smorrebrod'?

Comunque anche se la sirenetta non c'era non vi siete persi nulla, Elena l'ha vista ed è stata una vera delusione. (Tipo quando si deve la Gioconda)

E' stato simpatico incontrarci in aeroporto :D

Melenella ha detto...

Devo dire che anch'io non mi sono trovata tanto bene con i Best Western.
Sono molto interessata dagli smorrebrod, raccontaci cosa sono!!

ipsilon ha detto...

lo smorrebrod e' un sandwich aperto. fin qui sembra niente di che'. la particolarita' sta negli accostamenti di quello che viene messo sul pane. ad esempio, uno degli smorrebrod che ho mangiato conteneva insalata di pollo assieme ad arancia e cetrioli... un altro era a base di pancetta croccante accompagnata da una fettina di mela e fragole. in genere cioe' uno smorrebrod e' un panino aperto in cui ci butti dentro tutto quello che ti viene in mente ma il bello e' saper fare gli accostamenti appropriati per tipo di sapore. quelli che ho assaggiato erano ottimi, uno a base di pollo, uno di pesce e uno di maiale.