sabato 14 novembre 2009

Jonathan Carroll - Ossi di Luna

Partendo dal presupposto che avevo gia' letto un altro libro dello stesso autore, "Ciao Pauline" un noir molto bello e intrigante, devo dire che questo "Ossi di Luna" e' stato una delusione dalla prima all'ultima pagina.
Jonathan Carroll passa per essere uno degli autori piu' visionari della narrativa attuale e questo libro e' presentato come "un fantasy per chi non ama il fantasy, e un capolavoro per chi ama il fantasy". Mah!!!
E' scritto in maniera sciatta e non ha un minimo di originalita' nella trama. La storia si svolge su due piani, uno reale con la storia d'amore della protagonista con l'uomo piu' bello, buono, bravo, intelligente che esista sul pianeta (che pero' resta sempre sullo sfondo) e uno onirico in cui la nostra eroina accompagna il suo primo figlio che non ha voluto (credo che l'autore volesse trattare il tema dell'aborto ma non ci e' riuscito) in avventure su un'isola immaginaria (Rondua).
Peccato che tutto cio' che avviene nel mondo reale e' stucchevole (l'amicizia con il classico gay iperattivo e curioso dall'immaginario collettivo; la tentazione amorosa del regista famoso che sembra essere la svolta del libro e poi finisce nel dimenticatoio, persa tra le pagine; la nascita della figlia descritta in maniera svogliata) mentre cio' che avviene nel mondo dei sogni e' riassunto a posteriori senza nemmeno un tentativo di creare qualcosa di originale e fantastico.
Il finale , OVVIAMENTE, vede la fusione del mondo onirico in quello reale. Che sorpresa!!!
Un libro da evitare accuratamente, peraltro parte di un fantomatico "sestetto delle preghiere esaudite" con cui immagino che l'autore si voglia porre come una specie di guru del fantasy moderno.

2 commenti:

Finello ha detto...

Se vuoi leggere un fantasy non fantasy leggi "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo" di Audrey Niffenegger è veramente bello.

Vincenzo ha detto...

in realta' NON volevo leggere un fantasy non fantasy. pensavo che il libro che avevo in mano fosse un noir come il precedente che avevo letto dallo stesso autore e invece mi sono ritrovato con questa pretenziosa storiellina psico-fantasy (come la definisce il risvolto di copertina)